Si è chiusa con Diodato la rassegna Storytellers del Pistoia Blues: 9 serate, 6 sold out.

PSX_20210715_224322Si è chiusa l’altro ieri sera, con la piazza incantata dalla voce di Diodato, la rassegna “Storytellers – Suoni d’Autore” ideata dal Pistoia Blues per tornare ad animare Piazza Duomo a Pistoia dopo il secondo anno di restrizioni dovute alla pandemia. Nove serate, con l’appendice iniziale di Max Pezzali, con capienza limitata a 1000 posti a sedere, di cui sei esaurite (Pezzali, Fulminacci, Subsonica, De Gregori, Frah Quintale, iosonouncane), due sold out sfiorati (Motta e Diodato) e la serata di Ghemon andata in scena nonostante la concomitanza con la finale degli Europei di Calcio.

Con “Storytellers – Suoni d’autore” si è riusciti  a dare  voce a generazioni trasversali di cantautori, dalle icone assolute fino alle nuove promesse, sempre tenendo il progetto centrato sulla musica di qualità. 

Dopo l’inizio con Max Pezzali lo scorso 4 luglio, un concerto che ha abbracciato diverse generazioni, l’incipit vero e proprio della rassegna è stato affidato a Fulminacci, una nuova promessa del cantautorato, già vincitore di una Targa Tenco, che ha confermato dal vivo le sue indubbie qualità di compositore. La serata dei Subsonica ha confermato il talento dei cinque torinesi che sono stati in grado di adattare il loro repertorio in un esclusivo sit-down show, indice di padronanza completa degli arrangiamenti. Con la serata di Motta e Lucio Corsi si è mostrato come i due talenti toscani siano riusciti ad arrivare a valori assoluti di qualità. La serata di Ghemon è stata splendida emotivamente per coloro che, rinunciando ad un grande evento sportivo, hanno voluto vivere un concerto unico. Francesco De Gregori non aveva bisogno di conferme ed ha ripercorso la sua carriera musicale con la consuete maestria concedendosi con quasi due ore di concerto. Frah Quintale e Venerus si sono confermati nuove icone per il pubblico giovanile che ha affollato la piazza. Il rock alternativo di iosonouncane ha destato  l’interesse di molto pubblico e critica grazie alle sue soluzioni vocali e strumentali innovative. Diodato non ha fatto altro che confermare la sua caratura di big della musica italiana coniugando la melodia con arrangiamenti di classe ed una band formata da grandi musicisti.

Questo è il secondo anno di Festival in forma ridotta a causa dell’emergenza sanitaria. Esattamente come l’anno scorso, abbiamo deciso di mettere in campo il massimo impegno possibile e di non rinunciare al Blues, anche se diverso dal solito, anche se lontano da una piazza con 5mila posti. Sperando di tornare alla normalità con la prossima edizione, ricordo che abbiamo una legge in discussione al Senato per veder finalmente riconosciuto il Pistoia Blues tra le manifestazioni di assoluto interesse internazionale. Un posto che senza dubbio merita per il valore culturale che questo festival rappresenta”. Alessandro Tomasi Sindaco di Pistoia.

E’ stata un’esperienza forte, dopo un periodo così lungo e difficile. Gli interpreti, i suoni e le atmosfere, che sono tornati ad animare la magica Piazza del Duomo hanno fatto vivere ai tanti spettatori delle serate momenti di meritata serenità. E’ stato bello vedere diverse generazioni condividere artisti e sonorità che rappresentano le esperienze più significative della musica del nostro Paese. Giovanni Tafuro organizzatore Pistoia Blues.

Pistoia Blues, pandemia permettendo, tornerà nella consueta formula nel 2022 con il già annunciato recupero del concerto dei Simple Minds previsto per il prossimo 15 luglio 2022.

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