OLDEN / Presentato l’album “Prima che sia tardi”: esce il 21 Febbraio 2020. “Aquilone” il primo singolo.

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“Prima che sia tardi” è il quinto album di Olden, che segna nove anni di carriera discografica, in uscita il 21 febbraio 2020 su Vrec Music LabelAudioglobe distribuzione. Il disco del cantautore di origine perugina ma catalano d’adozione vede la produzione artistica di Flavio Ferri (Delta V) ed una distribuzione anche nei paesi iberici e latino americani tradotto in lingua (spagnolo e catalano).

IL SINGOLO E VIDEO – Il disco è anticipato dal singolo “Aquilone” dal 15 gennaio negli store digitali accompagnato da un suggestivo videoclip in bianco e nero girato da Fabrizio Rossetti (regista e montatore di fama internazionale già collaboratore di Tony Kaye) con protagonisti Younes Bachir (attore belga nato a Tangeri già nel cast dell’ultimo film di Brian De Palma), Michela Pes, Mimi Jasmine Salley (artista e fotografava internazionale) ed Aislinn Bowers. L’album sarà disponibile in versione CD e vinile (limited edition) con l’artwork impreziosito da dei disegni originali di Cristiano Baricelli e la bonus track “Fiume Amaro” in duetto con Umberto Maria Giardini.

CONCEPT ALBUM – “Prima che sia tardi” è un concept album che racconta una storia unitaria con protagonista l’emigrata Zahira in un ipotetico paese dominato da una dittatura. Olden descrive un perfetto spaccato del mondo attuale ma l’ascoltatore non si rende conto che la storia narrata sia una sola fino a quando non giunge alla fine del disco. L’album oscilla costantemente tra i due piani della denuncia sociale e di un’intimità quasi insondabile. Lo fa in maniera naturale, talvolta mescolando i due livelli al punto di renderli indistinguibili. Ogni passaggio anche il più desolatamente oscuro è sempre attraversato da sciabolate di luce che lasciano intravedere una conclusione positiva. L’Oca Nera è protagonista del lavoro, e rappresenta l’ideologia becera e razzista che esalta la diversità al solo scopo di contrapporre due fazioni. L’Oca Nera si spinge ben oltre l’ideologia: è in grado di colpire fisicamente e moralmente, far fuggire il nemico, perfino annientarlo. La sua strategia preferita passa per la violazione di ciò che c’è di più sacro: l’amore tra due esseri umani, a cui non si può dare un nome univoco. Per certe ideologie, l’amore è socialmente pericoloso, perché rompe ogni preconcetto e pregiudizio.

LIVE – A ridosso dell’uscita del disco Olden sarà in Italia per promuovere il suo lavoro con una serie di concerti a Alessandria (L’Isola Ritrovata, 19 Febbraio), Perugia (Marla, 20 febbraio con Max Zanotti), Modena (Arci Ribalta, 22 Febbraio), Roma (Teatro Arciliuto, 24 Febbraio) mentre il 14 Aprile sarà a Milano (Corte dei Miracoli).

BIOGRAFIA – Olden (Davide Sellari) è un cantautore anomalo di origini perugine ma residente a Barcellona. L’esordio omonimo  (2011, Daruma Records) è cantato in inglese mentre con “Sono andato a letto presto” (2014, Goodfellas) propone brani in italiano legati a una tradizione cantautorale. Tre anni dopo arriva “Ci hanno fregato tutto” (2017, MarteLabel) che fa emergere una vena elettrica prepotente, quasi di matrice punk. I “A60” (2018, Goodfellas) è una parentesi che porta alla rivisitazione di una manciata di brani degli anni ’60, caratterizzata da una notevole ricerca sonora tanto da arrivare finalista al Tenco 2019 come Miglior Interprete. Nel 2020 uscirà “Prima che sia tardi” (Vrec/Audioglobe).

TRACKLIST: 01. Prima che sia tardi / 02. Il giorno della gloria / 03. Aquilone / 04. L’oca nera / 05. La nostra idea / 06. Mare tranquillo / 07. Non tu, noi / 08. Cuore mio coraggioso / 09. Il clown / 10. Puntuale / 11. Fiume Amaro (feat. Umberto Maria Giardini)

Il nuovo album di OLDEN  spiegato dall’artista canzone per canzone.

1) PRIMA CHE SIA TARDI / Futuro prossimo, neanche troppo lontano. Un attimo prima del disastro, un ultimo momento di consapevolezza, l’ultimo grido disperato prima che l’ombra nera ricopra tutto. Una voce lontana dice “non ci prenderanno mai”, lo ripete più volte senza arrendersi, con tutto il fiato che ha in gola. Ma forse é giá troppo tardi.

2) IL GIORNO DELLA GLORIA / Una piazza gremita di persone, fuochi d’artificio, militari schierati, la banda pronta per suonare l’Inno del Partito del Grande Cuore, vincitore delle ultime elezioni. Migliaia di persone assiepate attendono il discorso del Primissimo. Un boato lo accompagna mentre annuncia dal palco un nuovo provvedimento urgente, che divide i cittadini per razza e colore. I “diversi” verranno rinchiusi nei Quartieri di Lavoro, o, nel peggiore dei casi, espulsi dal Paese. In quella piazza c’e’ anche Zahira, figlia di emigranti, figlia di “quelli che dovranno partire”; ha paura, cerca di abbandonare la piazza, tra insulti e sputi della folla. Poco lontano un ragazzo, che ascolta il discorso alla radio, pensa preoccupato a Zahira e a tutto quello che sta accadendo.

VREC295 – Olden – Aquilone – Copertina singolo3) AQUILONE / Il Partito del Grande Cuore mantiene saldamente il potere, rafforzandolo attraverso slogan nazionalisti e xenofobi, misure che criminalizzano i comportamenti “non tradizionali”, così come i sentimenti e le relazioni. Una forza violenta e reazionaria alla quale qualcuno cerca di resistere (perché “l’amore è libero, è un aquilone”) e di rispondere con forza (“noi vi pisceremo in faccia, se dio vuole… se un dio ci fosse”).

4) OCA NERA / Un animale feroce, affamato, che attacca la sua preda senza pietá. È l’ombra minacciosa del mostro reazionario, una creatura che, attraverso i suoi occhi rossi, analizza, classifica, giudica ed infine “uccide e mangia pezzo a pezzo” chiunque appartenga a una “specie differente”. È iniziata la caccia al “diverso”, allo “straniero”.

5) LA NOSTRA IDEA / L’ombra nera si estende, avanza e Zahira, figlia di emigranti stranieri, viene portata nei Quartieri di Lavoro. È la sua nuova casa, una piccola cella in un centro pensato per tutti i figli degli extracomunitari: “gli Inesistenti”. Zahira riceve delle lettere, sono del ragazzo “dagli occhi splendenti” che pensava a lei, durante il comizio del Grande Cuore. Rinchiusa per delle idee reazionarie e razziste, Zahira, attraverso le lettere che riceve, resiste e addirittura trova la forza per scappare da quel posto, grazie ad un regalo che lui riesce a farle arrivare, segretamente. Libera di nuovo, finalmente. “Tutto quello che non hai, tu lo riavrai di nuovo”

6) MARE TRANQUILLO / Zahira è scappata dai Quartieri, libera; può iniziare il suo viaggio. Attraversa il mare, un mare senza onde, finalmente; lui la saluta e le augura buona fortuna, le dice di non aver paura perché tutto andrá bene. Non potrà raggiungerla, perché dovrá restare in “trincea” a lottare insieme ai suoi compagni, per sabotare il Regime del Grande Cuore. Perché un giorno, non troppo lontano, si ritroveranno per “gridare insieme” le loro parole, senza piú paura.

7) NON TU, NOI / Passano i mesi e Zahira ormai vive lontana, al sicuro, in un posto nuovo, in un’isola dove il Regime non può arrivare, dove uomini e donne esiliati o fuggiti via si organizzano insieme, per poter tornare un giorno a casa e per spazzare via l’odiosa Oca Nera. Lui le racconta di quanto sia difficile restare lontani e di quanto sia dolorosa l’assenza, anche se necessaria. “Perché poi a mancarmi non sei tu, siamo noi…”

8) CUORE MIO / È passato ancora del tempo, il Regime resiste ma intanto la Resistenza è sempre più forte e quasi pronta a sferrare l’attacco finale all’Oca Nera; sempre più persone arrivano da lontano per contribuire alla causa (“…sono arrivati ieri i nuovi compagni, tra non molto già saranno pronti…”). Lui legge l’ultima lettera di Zahira (il suo “cuore coraggioso”) contento che stia bene e che presto potrà tornare da lui, in un Paese finalmente libero e “liberato”. Tutto è pronto per la mossa finale, il Regime sembra avere i giorni contati.

9) IL CLOWN / Un uomo vestito di nero, fieramente ridicolo, entra in scena, davanti a migliaia di persone, pronte per assistere al capitolo finale. L’Oca Nera è sconfitta, il Primissimo si arrende, senza piú seguaci, sporco di sangue, con un cappello bucato appoggiato in testa. L’incubo é finito, si torna alla normalitá (“Oggi è il giorno della guarigione, è aria nuova, buona, è la nuova stagione…”) Il Dittatore è adesso una maschera tragica, senza piú forza, senza piú parole, con un fucile in mano, puntato dritto al suo cuore. E poi, la fine (“…non ha più niente da dire, poi mira al cuore e scompare, il clown.”)

10) PUNTUALE / È il grande giorno, finalmente. L’Oca Nera è stata sconfitta, la vita torna lentamente alla normalità, ci si prepara ad un grande giorno di festa. Il “ragazzo dagli occhi splendenti” aspetta Zahira, che ora può tornare a casa insieme a tutti gli altri fuggiti esiliati. Riaffiorano i ricordi, di quando lei era rinchiusa nel Quartiere, ormai chiuso, e di quando riuscì a scappare, attraversando il mare. È il giorno tanto atteso, che avevano sognato insieme, che aspettavano da anni e che avrebbero celebrato al suo ritorno. Per “riprendersi tutto”. Ma Zahira non arriva. Zahira non torna. La grande festa inizia (“La gente corre per le strade e non c’e’ niente da temere…”) e il ragazzo capisce che nonostante tutto, la vittoria sognata insieme finalmente è arrivata. E che Zahira ha forse salvato il mondo. “Ora sei libera, sorridi che io ti vedo… e non ti prenderanno mai”. Imprendibile, irraggiungibile. Anzi, irraggiungibili insieme, per sempre: “…non ci prenderanno mai…”

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