KAUFMAN / “Magnolia” è nuovo album della band lombarda

 

Magnolia è il titolo del nuovo disco dei Kaufman, un concept album sulla “contraddizione”, in uscita l‘8 novembre nei negozi e disponibile sui principali portali digitali su etichetta Mizar/Penthar Music/Halidon.

 

Il disco sancisce il passaggio definitivo dall’inglese di Interstellar College Radio (2008), all’italiano dell’intero nuovo album della band. Nel disco diversi ospiti d’eccezione: tra i principali Omar Pedrini duetta con Lorenzo nel brano Improvvisamente Tu suonando anche la chitarra, Antonio Filippini, ex calciatore di serie A del Brescia, suona l’armonica in New York insieme al banjo di Fabio Dondelli degli Annie Hall, Paolo Blodio Fappiani suona la chitarra in Rivoluzione. C’è anche un autore d’eccezione: Gianmarco Martelloni che ha composto i testi di Metrò.

 

Ne escono dodici canzoni di chiara ispirazione brit-rock: melodie avvolgenti e suoni vintage. Un disco che è una piccola gemma del panorama italiano dove si alternano la grinta sensuale di Labbra (singolo estivo) alla dolcezza romantica di Josephine, l’incedere coinvolgente di Metrò, i viaggi a New York, le piccole cose quotidiane come Cheesecake o Lavanderia Automatica. I Kaufman sanno colpire dritto al cuore chiunque, con semplicità ed eleganza dipingendo le canzoni con poesia. Riguardo la curiosa copertina così si esprime la band: «Forse non tutti sanno che l’ippopotamo è uno degli animali più contraddittori che esistano: è capace di amore eterno ma potrebbe uccidere per ragioni territoriali; è capace di gesti di solidarietà impensabili nel mondo animale eppure è probabilmente la creatura più pericolosa. Vive nell’acqua eppure non sa nuotare. E’ pesante e goffo eppure la letteratura infantile si ostina a immaginarlo leggero e danzante.  Adoriamo le contraddizioni, le troviamo così simili a noi!».

La band bresciana/bergamasca,che prende il nome da Andy Kaufman,icona e “man on the moon” della comicità americana, e da Charlie Kaufman, autore e sceneggiatore di culto della Hollywood più pop, ha registrato l’intero album, prodotto da Simone Prestini e Marco Franzoni, presso gli studi Bluefemme Stereorec di Brescia. L’immagine della band è stata affidata ad Alessio Pizzicannella (già fotografo di Coldplay e Gwen Stefani,tra gli altri). Info: www.myspace.com/kaufmansound

 

La tracklist del disco commentata da Lorenzo, voce ed autore della band:

 

1. Labbra | La prima contraddizione è quella del desiderio. Volere una persona e odiarla. Non riuscire a vivere né con lei né senza di lei. Lo dicono gli U2 certo. Ma prima lo dicevano anche i Greci. La linearità non è la natura del rapporto a 2. E’ quel disequilibrio leggero tra la mente e il cuore.

 

2. Cheesecake | Essere la medicina l’uno dell’altro. Perdersi analogicamente dentro la persona che ami per proteggerla.

 

3. Ci Sono Fantasmi | Questa è una canzone sull’assenza. Immagino una casa antica, percorsa da fluorescenze, da ombre sottili, appena percettibili. I fantasmi sono l’evanescenza di chi è andato via eppure lascia qualcosa di se’.  E perdere una persona è, sopra ogni altra cosa, avere i lividi della sua partenza.

 

4. Improvvisamente Tu | Anche in questo caso l’idea è analogica. Il volo comporta necessariamente una caduta. Eppure non possiamo rinunciare al volo. Il senso del volo sta in ogni cosa, non necessariamente positiva. Il volo è amare, ma anche rifugiarsi in paradisi artificiali. E Icaro assomiglia in modo così preciso a Baudelaire o a Thelma e Luise. Tra l’altro in inglese l’autunno è “fall”, caduta. La partecipazione di Omar, amico dei Kaufman, non fa che impreziosire il brano.

 

5. Magnolia | Magnolia racconta un’immagine con tratti molto grandi e pieni di vernice. Quasi come se fosse un quadro di Monet. Da vicino è confuso, vedi solo i tratti, ma se ti allontani e ne vedi l’immagine generale tutto sembra chiaro. Immagino New york, una giornata chiara, in bilico tra la felicità e la paura come tra l’estate e l’inverno. C’è Lei e puoi capirlo dai gesti che quel momento è in bilico tra il vivere insieme per sempre o il non vedersi mai più (ancora la contraddizione). E poi c’è l’ansia, il senso di panico che il bivio necessariamente procura. E la città racconta e si mimetizza con lo stato d’animo. Dura un secondo, brucia come febbre, ripensi alla vita vissuta al contrario contando ogni istante e sensazioni che le darai o non le darai. Poi c’è una panchina, credo sia quella vicino al Greenwich. Mi appoggio allo schienale. Guardo un pezzo di città a testa in giù. L’inverno si dissipa. O forse non è mai esistito, era un’illusione. Quelli che credevo fossero fiocchi di neve in realtà sono fiori di una magnolia.

 

6. Josephine | Josephine nasce da un racconto che avevo scritto tempo fa. Ecco l’idea: un uomo porta i fiori sulla tomba della donna che ha amato, si inginocchia sulla pietra sei piedi sopra di lei. E a poco a poco immagina. La vita di lui, chiusa nei cementi di città ostili, senza più lei, è in realtà una morte latente. La morte di lei, fantasma di un amore irrisolto e ricordato in ogni attimo, è in realtà una vita leggera e di favola. Come fosse pioggia, o temporale.

 

7. Lavanderia Automatica | In ogni rapporto c’e’ il momento dell’addio. Eppure ogni addio porta con sé  una contraddizione tragica. Cancellare i lividi comporta cancellare anche ogni momento di luce.

 

8. Luna | Anche luna è una canzone sull’addio. Cambia la prospettiva. E’ la malinconia sottile di chi comprende che c’è un limite oltre il quale non ha senso la gravità.

 

9. New York | Non poteva mancare il senso della lontananza. Una corrispondenza che si perde nei giorni, i ricordi di un’età lontana ma sempre viva, quel desiderio splendido e terribile di perdersi tra le luci, durante la notte, per poi ritrovarsi a dare un senso alla vita attraverso le note, per conservare la luminosità di angeli attraverso la velocità dei giorni.

 

10. L’ipotesi Migliore | Riflessione surreale sul male di vivere. La tragicità dell’essere albatri che sul ponte della nave si muovono goffamente per la gravità delle lunghe ali è l’ipotesi migliore.

 

11. Metrò | Il viaggio quotidiano come fine a se stesso. Senza una meta o una direzione. Il senso sta nel movimento. Non esiste alcun luogo dove andare. Il testo è dell’amico cantautore Gianmarco Martelloni.

 

12. Rivoluzione | Il capitolo finale della contraddizione rappresenta il senso più puro ed elegiaco di un rapporto a due. La rinuncia al mondo esterno. La rinuncia alla comprensione di un senso inteso inteso in termini sociali o universali. Come nell’elegia greca si abbandona lo scudo,simbolo dell’onore e dei valori condivisi, per stare con l’amante, così l’unico senso è quell’amore per cui valga la pena morire.

La rivoluzione è ironicamente questa.  Come 2 ippopotami che si stringono sott’acqua.

 

Cenni Biografici / I Kaufman si formano nel 2007 tra Brescia e Bergamo e sono Lorenzo Lombardi (voce e chitarre), Simone Prestini (basso), Leonardo Traina (batteria e percussioni), Luigi Suardi (chitarre e cori).  Nel 2008 hanno pubblicato “Interstellar College Radio”, che portava il college rock americano nel Belpaese. A fine 2011 esce “Magnolia”, il secondo lavoro sempre su etichetta Mizar/Penthar Music.

 

 

 

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